Celiachia sintomi quando preoccuparsi? Proviamo a chiarire alcuni dubbi che possono affiorare nella nostra mente.

Attenzione perché la celiachia sta diventando un male diffuso. Ma attenzione anche al fatto che al giorno d’oggi si scambiano con facilità malattie per altre, si attribuiscono a una malattia alcuni disturbi che con quella patologia non c’entrano nulla.

E diciamo pure un’altra cosa: spesso nascono vere e proprie malattie che vanno di moda, così come, per l’appunto la celiachia. Il problema è importante e anche di una certa gravità, tuttavia si sente sempre più spesso dire che chi mangia pasta o pane e si sente un senso di gonfiore, ha diarrea o cose simili, probabilmente ha contratto una celiachia non diagnosticata.

Per questo cerchiamo di vedere di cosa si tratta esattamente. La celiachia è una malattia dell’apparato digerente che danneggia anche in maniera importante l’intestino tenue e interferisce con l’assorbimento dei nutrienti che si trovano negli alimenti. Coloro che sono affetti da questa patologia sono intolleranti al glutine, che è una proteina che si trova essenzialmente nell’orzo, nella segale e nel grano.

Tracce di glutine si trovano anche in altri alimenti di uso comune come burro, cacao, integratori e alcuni farmaci. Nel momento in cui i celiaci assumono alimenti che contengono una certa percentuale di glutine, l’organismo tende a reagire in maniera scomposta riuscendo a danneggiare e anche a distruggere i villi, vale a dire quelle minuscole protuberanze a forma di dito che formano la mucosa intestinale. Il malfunzionamento dei villi determina sintomi da malnutrizione, pure se la persona mangia regolarmente.

Celiachia sintomi quando preoccuparsi

Celiachia sintomi quando preoccuparsi

Bisogna dire che diagnosticare una celiachia non è facile, perché i sintomi possono variare anche considerevolmente da persona a persona. Normalmente i sintomi più comuni del celiaco sono vomito, gonfiore, dolore all’addome, diarrea, costipazione, feci maleodoranti, dimagrimento. I sintomi tendono a variare in maniera notevole anche in funzione dell’età del paziente.

Questa malattia si trasmette per via genetica, vale a dire può colpire i membri di una stessa famiglia. Ma essa può manifestarsi anche dopo un parto, un intervento chirurgico, un’infezione virale o uno stress molto forte, che fungono da fattore scatenante al manifestarsi della malattia stessa. La celiachia è pressoché ubiquitaria, si manifesta in ogni parte del globo.

Se la malattia non viene trattata in maniera adeguata, la celiachia può anche causare danni rilevanti ulteriori, come patologie neurologiche, tumori, osteoporosi, Parkinson, gastroenterite ed esofagite. Ma alcuni studi parlano anche di diabete di tipo 1, malattie autoimmuni della tiroide, malattie autoimmuni del fegato, artrite reumatoide e varie altre patologie.

Tuttavia riconoscere e diagnosticare la celiachia non è facile. Si può scambiare facilmente con la sindrome del colon irritabile, con anemia da carenza di ferro, con la sindrome da stanchezza cronica e altre patologie. Le analisi del sangue sono importanti ma alcuni risultati negativi potrebbero non essere determinanti e si può entrare in un circolo vizioso di analisi, sospetti, controanalisi, fattori probabilistici quali non si esce più.

Se i risultati dell’analisi del sangue fanno pensare proprio alla celiachia, per avere un maggior grado di certezza, si può operare una biopsia intestinale apposita o nel corso magari di una colonscopia. Insomma, se alla fine del percorso abbiamo una diagnosi di celiachia o sospetta celiachia, la prima delle cure è di una dieta adeguata, meglio se appositamente prescritta da un dietologo.

Ma, di là di tutto, i celiaci devono imparare a fare a meno del glutine per tutta la vita. Il che comporta, tutto sommato, non grandissime rinunce, ma una buona attenzione sui cibi e sui loro contenuti.

È importante dire che in questi ultimi anni, si è sviluppata anche una coscienza sociale non indifferente nei confronti di quanti soffrono di celiachia, con la nascita di ristoranti, bar e altri esercizi specializzati in alimentazione per celiaci. Così come sono nate molte associazioni importanti che raggruppano celiaci.