Trucco semipermanente come funziona? Quali vantaggi offre? Vediamo di fare un po’ di chiarezza.

Da che mondo è mondo l’uomo ha inteso spesso cambiare il proprio aspetto, trasformarsi, vedersi e mostrarsi in maniera diversa da quello che appare. Gli Indiani pellirosse si truccavano il viso e il corpo; gli antichi greci usavano le maschere per le loro rappresentazioni, le donne e gli uomini da millenni ormai sono soliti non solo curare, ma anche modificare in maniera sostanziale alcuni tratti visibili del proprio corpo, come il viso.

Si tagliano i capelli, si tingono, si dà loro un’acconciatura diversa e così via. Fino ad arrivare a modificazioni permanenti o semipermanenti; in ogni caso difficili da cancellare e da modificare di nuovo se non a costo di molti sacrifici e operazioni più o meno avventate. È evidente, quindi, che esistono modalità di trasformazione del proprio corpo, specialmente dell’epidermide, che potremmo definire soft o totalmente reversibili; ne esistono altre semipermanenti e permanenti.

E il problema sta proprio in queste due ultime categorie: non solo il momentaneo cambiamento, più o meno quotidiano, dell’aspetto del nostro viso, ma anche quei cambiamenti più lunghi e duraturi che, per una ragione o per l’altra possono essere effettuati. Fino ad arrivare a vere e proprie aberrazioni estetiche, orripilanti sovrastrutture dettate dalla moda, ma anche da un profondo senso di insicurezza e malessere interiore, esistente, anche se non dichiarato: i tatuaggi.

Assistiamo alla copertura del nostro corpo, come in una vecchia stamperia, con segni, numeri, icone, disegni, ai quali tentiamo di attribuire un senso: dobbiamo stamparli là, sia per marcare una nostra presenza, sia per marcare una nostra debolezza. Quasi avessimo bisogno di punti fermi, immodificabili, che ci contraddistinguano, senza avere la possibilità di mostrare noi stessi nudi, senza orpelli, puliti, interiormente ed esteriormente.

Trucco semipermanente come funziona

Poi ci sono i trucchi, appannaggio quasi esclusivo del sesso femminile, ma valutati e rivalutati pienamente anche dai maschi, che non hanno remore a usare sempre più spesso e volentieri quei “trucchi” che qualcuno considerava, e forse ancora considera, poco dignitosi per il sesso maschile. Ma anche qui, per uomini o donne che siano, si pone un problema di permanenza o di semipermanenza.

A che servirà questo trucco semipermanente di cui si parla molto ultimamente? E’ solo un fatto di praticità, per donne e uomini che non hanno tempo, super impegnati, o è anche questo un modo, tutto interiore, per cercare di cambiare noi stessi in maniera più duratura, stabile; una voglia di trasformazione latente nella nostra mente e in qualche misura irrealizzata? Ai posteri l’ardua sentenza.

Soprattutto per le sopracciglia, le labbra e gli occhi, il trucco semipermanente pare a molti l’ideale. Si tratta di una tecnica di pigmentazione dell’epidermide simile al tatuaggio, che avviene con l’introduzione di micro pigmenti sull’epidermide tramite un ago facente parte di un apposito macchinario. Il numero di sedute per raggiungere un certo tipo di risultato, è variabile secondo la zona da trattare. In ogni caso, fra la prima seduta e tutte quante le altre deve trascorrere un congruo periodo, solitamente non meno di un mese.

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Mediamente il trucco semipermanente tende a durare due-tre anni, ma il periodo è anch’esso variabile in funzione della risposta diversa che dà ogni pelle trattata. Il fastidio generato dal trattamento, posto che il macchinario utilizzato sia appropriato e il tecnico preparato, è quasi nullo. Il punto da trattare più richiesto è l’arcata sopraccigliare, lavorata con una particolare tecnica di riempimento atta a ridisegnare le sopracciglia.

È possibile anche ottenere la correzione delle labbra, laddove vi sino marcate asimmetrie. Ma si interviene spesso anche nella zona degli occhi, valorizzandone o modificandone alcuni tratti essenziali. Il costo medio di un trattamento è a partire dai 350-400 euro. In linea di massima è sconsigliabile rivolgersi a operatori che fanno prezzi molto inferiori, per motivi facilmente intuibili.