Il sieroma rientra nelle possibili conseguenze post intervento chirurgico, si tratta di una raccolta di liquidi che può formarsi in qualsiasi parte del corpo che è stata sottoposta a chirurgia.

In molti tipi di procedura, per evitare la formazione di sieroma si posiziona un drenaggio che permette la fuoriuscita del liquido, quando si parla di sieroma addominale, ci si riferisce a un accumulo di liquidi nella zona dell’addome sottoposta a intervento chirurgico.

Le probabilità che si verifichi un sieroma non sono molto elevate, ma il chirurgo, a fine procedura, dovrà sempre verificare, durante la prima medicazione, che non si sia formato.

 Se si è formato un sieroma post operatorio, l’unico modo per rimuoverlo è quello di eseguire un altro intervento, a seconda della posizione, la procedura può richiedere un’anestesia molto simile a quello del primo intervento.

Addominoplastica e conseguenze post operatorie

Quando si parla di sieroma addominale, ci si riferisce a un accumulo di liquidi nell’addome, dovuto a un intervento chiamato addominoplastica, che permette il modellamento dell’addome e agisce su tre piani anatomici, ovvero, la cute, la sottocute e i muscoli addominali.

Questo tipo di intervento chirurgico aiuta ad aumentare la tonicità dei muscoli, a ridurre la prominenza della pancia e a stringere il punto vita, nonché a tonificare la pelle per mezzo della trazione ed esportazione della pelle in eccesso.

Tra le complicazioni più comuni della plastica addominale vi è il sieroma, che avviene, molto probabilmente, in relazione all’ampiezza dello scollamento dei tessuti.

Nei casi meno gravi e importanti, in presenza di sieroma addominale è possibile eseguire delle aspirazioni multiple ambulatoriali del liquido fino al suo totale riassorbimento; solitamente sono necessaria dalle tre alla cinque aspirazioni con siringhe.

Nel caso di sieroma addominale più complicato è richiesto un secondo intervento chirurgico al fine di lavorare meglio sul problema, assicurandosi che non rimangano dei residui.

Oltre al sieroma, sono possibili infezioni della ferita operatoria, che si presentano sotto forma di pustole e che spariscono con una cura antibiotica; l’ematoma è la conseguenza più rara ed è dovuto al sanguinamento dei vasi sanguigni, avvenuto dopo l’intervento.

Altre conseguenze post addominoplastica sono la necrosi dei bordi della pelle, che richiedono un trattamento conservativo al fine di intervenire nuovamente per migliorare la cicatrice, la necrosi estesa della pelle, le trombosi venose profonde e le embolie polmonari, tutte abbastanza rare.

 Come ci si accorge della presenza di un sieroma?

Il paziente inizia ad avvertire una sensazione abbastanza dolorosa sulla parte dove si è formato il sieroma, inoltre, si nota un aumento di volume, causato  dall’accumulo di liquidi.

Al tatto, quindi, la parte provoca dolore e gonfiore, il paziente fa fatica a fare movimenti liberi da qualsiasi fastidio e in molti casi si sente stanco.

Il drenaggio è sicuramente la migliore tecnica per prevenire la formazione di sieroma addominale, anche se ci sono dei casi in cui, nonostante questa procedura, l’accumulo di liquidi avviene ugualmente e  il chirurgo è costretto forzatamente a procedere a un secondo intervento per la loro rimozione totale.

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