E’ da un po’ di tempo a questa parte che va di moda il tatuaggio: però a volte può capitare che ci si stanca e di conseguenza si vorrebbero eliminare. La domanda è questa: come si può fare per eliminare dalla pelle i tatuaggi senza lasciare nessun segno?

In questo articolo vedremo le tecniche di rimozione. i tempi e le cicatrici che potrebbero rimanere. 

Rimuovere un tatuaggio non è semplice, ma oggi esistono alcune metodiche sicure ed efficaci. Prima di sottoporsi al trattamento però è consigliabile conoscere il percorso, i tempi e le controindicazioni.

Sono tendenzialmente due le tecniche usate: l’elettrosalatura e il laser. La prima, la più semplice e conosciuta, consente di eliminare ogni tipo di tatuaggio. Si prepara la zona da trattare con la diatermia, tecnica che, grazie a un’apposita apparecchiatura, stimola la dilatazione dei vasi sanguigni e la microcircolazione.

Poi si applica sul tatuaggio un composto a base di cloruro di sodio solubilizzato con soluzione fisiologica, e si lascia in posa. I pigmenti vengono così trasportati in modo progressivo.

La seconda metodica è la più recente ma la meno usata: è infatti più complicato eliminare un tatuaggio con questa tecnica. E’ difficile controllare anche per un operatore esperto l’azione del raggio che deve rimuovere i pigmenti che si trovano nelle varie profondità. Se questi si trovano nel derma profondo, cicatrici e discromie saranno inevitabili.

In tutti e due i casi è fondamentale affidarsi ad un professionista che sa fare il suo lavoro e tenere presente che, per ottenere buoni risultati estetici, occorrono tempo e pazienza. Infatti ci vogliono 4 o 5 sedute a distanza di 40 giorni l’una dall’altra. I tempi di guarigione variano da soggetto a soggetto e nel corso del trattamento è normale qualche piccolo disagio come arrossamenti, discromie, bruciore e crosticine.

Perciò pensateci bene prima di fare un tatuaggio perché poi se ci si stanca è difficoltoso eliminarlo senza lasciare nessuna traccia.